Salute del Labrador e le sue fragilità

salute del Labrador

Il Labrador è un cane pesante, e con tali cani, soprattutto in tenera età, bisogna andarci molto cauti con gli sforzi fisici per evitare traumi osteo-articolari. In altri articoli, abbiamo già accennato alla necessità di non stressare eccessivamente il cucciolo, senza sottoporlo a sforzi eccessivi per uno scheletro ancora in costruzione. Queste raccomandazioni per la salute del Labrador, possono sembrare retoriche, ma non lo sono, il rischio che il cane possa andare incontro a patologie di natura traumatica è davvero elevato. Ovviamente, i cuccioli, se si entusiasmano troppo nell’euforia del gioco, rischiano di procurarsi da soli dei danni, compromettendo seriamente il loro sviluppo. 

Abbiamo ribadito anche l’importanza di tenere il Labrador “giustamente cicciottello” senza farlo diventare obeso. A tal proposito, vi ricordiamo, che se il Labrador possiede uno strato di grasso maggiore rispetto alla media, è perché, essendo stato fin dalle sue origini un cane che ha lavorato fianco a fianco con i pescatori, ritrovandosi spesso e volentieri in acqua, per una questione di adattamento alle condizioni di vita, ha sviluppato uno strato di grasso maggiore che lo riparasse dalle fredde acque atlantiche che bagnano le coste dell’isola di Terranova.

Salute del Labrador: Quanto influisce la genetica di un cane?

Ogni cane del mondo, in virtù del suo DNA, che presenta tracce dei antenati lupi, appena nato, crede di essere uno snello lupacchiotto, che può permettersi di compiere qualsiasi prodezza fisica grazie ad una conformazione molto snella ed atletica. Purtroppo, per un cane come il labrador, non è così. L’armonia e il bilanciamento arriveranno con l’età adulta, quando il cane potrà davvero fare tutto ciò che gli salta in mente ( o quasi). Ma finché è un “ragazzino”,  dobbiamo vigilare noi sulla salute del Labrador, non esasperando l’esercizio fisico del cane nei primi mesi di vita. Detto questo, ricordiamo anche l’importanza del controllo delle malattie genetiche ereditarie. Ma un buon programma di allevamento, è in grado di tenere sotto controllo queste patologie, in quanto, utilizzando solo cani accuratamente selezionati per la riproduzione, si riducono di molto le possibilità di sviluppare tali malattie, o comunque, fortemente “immunizzata”.

Al contrario, l’accoppiamento casuale e non controllato, specie se intensivo, lascia via libera al proliferare di malattie ereditarie. Infatti, quasi il 70% dei cuccioli acquistati in negozio, in allevamenti non selettivi o da privati che non hanno eseguito i relativi controlli, manifesta displasia dell’anca e/ o del gomito, spesso invalidante.

Il 70% è una percentuale molto elevata, mentre, tale percentuale, si attesta intorno al 14% per i cani che vengono allevati da allevatori riconosciuti e che tirano su un cane con tutte le precauzioni del cane. Tutto ciò, dovrebbe indurre qualsiasi proprietario a pensarci almeno mille volte prima di usare un cane in riproduzione senza aver eseguito gli opportuni controlli radiografici.